Recensione: R.I.P. Requiescat In Pace di Eilan Moon

eilan moon - ripHo appena finito di leggere – anche se sarebbe più corretto dire divorare – R.I.P. Requiescat in Pace di Eilan Moon, decidendo di buttare subito giù qualcosa sulla carta scritta. Innanzitutto, devo fare delle premesse, alcune delle quali poco edificanti (per me) ma chiarificatrici (per voi). R.I.P. è il primo libro self-publishing che leggo e finisco. Non che siano tanti quelli su cui ho posato gli occhi, principalmente perché i primi che avevo avuto modo di leggere mi avevano portato ad interrompere dopo poche pagine la lettura dandomi l’idea di poca cura e creando quindi precedenti poco gradevoli. Questo per dire che la partenza è stata un pò prevenuta ma…

Non conosco personalmente Eilan, ho avuto però modo di scambiare con lei opinioni e pensieri via Facebook, scambio che mi ha portato a vederla principalmente dal punto di vista umano come una splendida persona, sempre disponibile e intelligente (oltre che appassionata di libri come me). Quindi, quando mi ha proposto di leggere R.I.P. (la cui trama mi intrigava molto) ho accettato comunque, nonostante le mie reticenze iniziali. Già in altre occasioni ho avuto modo di precisare che i preconcetti sono sempre dannosi e rischiano di privarci di qualcosa di valido: a maggior ragione, dopo la lettura di questo romanzo posso affermare con sicurezza che mi sarei persa qualcosa di molto interessante se non avessi seguito l’istinto e iniziato a leggere R.I.P. Ma bando alle premesse, ecco la mia recensione.

eilan moon - cimiteroSiamo ai giorni nostri, a Cracovia e conosciamo per la prima volta Asia. Lavora insieme al padre, Kaspar Nowak, nel cimitero del Wawel ed è una Custode, appartiene cioè ad una famiglia che possiede il Potere del Sangue, la capacità di dare la pace eterna ai morti che vengono sepolti in quella terra maledetta, “sfamandola” con alcune gocce del proprio sangue. Questo compito passa di generazione in generazione, di padre in figlio mantenendo una discendenza prevalentemente maschile ma Jozef, il fratello di Asia, è morto un paio di anni prima di tumore e l’importante compito è passato a lei.

Lei che è tutt’altro che una combattente, ma una semplice ragazza che vorrebbe poter passare del tempo con le proprie amiche, innamorarsi e avere una vita normale. Ma Asia comprende la grande importanza del suo lavoro e lo prende molto seriamente. La Custode, infatti, ha sostituito il fratello nel prendersi cura del cimitero anche se talvolta sente la mancanza della libertà di movimento che hanno le ragazze comuni.

L’Avatara, l’organizzazione alla quale i Custodi fanno riferimento a partire dall’Inquisizione, ha assegnato ad ogni cimitero maledetto una famiglia di sangue puro come quella dei Nowak ma qualcosa, ultimamente, non sta andando per il verso giusto: nonostante il rito di sangue che i Custodi compiono, i morti tornano ad animarsi e a cercare il sangue dei vivi. La situazione diventa allarmante, è quindi giunto il momento di far intervenire il braccio armato dell’Avatara, i Venator, guardiani armati che hanno il compito di vigilare sui Custodi e sui cimiteri in loro gestione.

E proprio nel momento del bisogno, Asia e Kaspar ricevono l’aiuto di Borislav – Bor – Todorov, una “vecchia” conoscenza della famiglia che salva entrambi da un attacco di non-morti, anche se non senza conseguenze: Kaspar ha perso molto sangue ed è in Ospedale, Asia è sotto chock e, ora, sotto la tutela del ragazzo. Il Venator è una vecchia conoscenza della famiglia e, oltre ad essere stato amico di Jozef per un periodo, è stato anche il ragazzo di Asia. Fintanto che lei non lo ha sorpreso insieme ad un’altra e lui è scomparso dalla sua vita.

Ma i problemi d’amore di Asia sono in secondo piano rispetto ad interrogativi di gran lunga più impellenti: cosa sta succedendo al Cimitero del Wawel? Come mai il suo sangue sta perdendo efficacia? Come si può arginare questo imminente risveglio di massa?

Review

R.I.P. è un romanzo adrenalinico, i protagonisti sono sempre in movimento e i continui cliffhanger rendono difficile l’operazione di “poggiare” il libro per dedicarsi ad altro.

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Asia/Jennifer Lawrence

Asia è una ragazza di 26 anni, forse ancora un po’ bambina che ha sposato in pieno la causa della famiglia dopo la morte del fratello, colui che era destinato a sopportare il peso dell’eredità. Non è avvezza ai combattimenti, non ha mai visto un mostro in vita sua (da 100 anni non avveniva un risveglio, tanto che in molti avevano pensato il problema si fosse definitivamente risolto) e ha sempre seguito le orme del padre in maniera assoluta senza trovarsi in prima persona ad agire. Azione che, invece, viene richiesta proprio in questa occasione dove in pericolo non c’è solo la sua vita ma quella di tutte le persone che ama e dell’intera città, qualora i redivivi assetati di sangue dovessero uscire dai confini del cimitero. Dolce e disponibile, sa però tirare fuori una grinta e un coraggio invidiabili alla prima occasione. Mette la vita degli altri davanti alla sua e lo fa in maniera naturale seppur non senza un certo sforzo “di nervi”.

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Bor/Sam Worthington

L’altro protagonista del romanzo è Bor, un combattente nato, un uomo di ghiaccio e carne, tanto sanguigno quanto freddo nel momento della necessità. Di 10 anni più grande di Asia, ha in lei il suo punto debole che all’occorrenza sa essere un punto di forza. Il ragazzo è un mistero, dice e non dice, non si espone se non quando la ragazza è in pericolo di vita. La vede come una ragazzina bisognosa ma si deve ricredere più di una volta, col solo risultato di amare ancora di più quella ragazza che, per timore, ha tradito una volta.

Personaggi estremamente realistici, non perfetti ma perfettamente inseriti in una storia che funziona come un meccanismo ben oleato. La trama è coerente, l’idea alla base della trilogia stuzzicante e ben congegnata. La storia è raccontata in terza persona ma con frequenti incursioni “nelle menti” dei personaggi per meglio far capire cosa cela il loro cuore o i loro gesti.

La lettura è avvincente, non c’è un attimo di sosta, ogni scena è calibrata per non essere troppo lunga ed essere sempre funzionale al risultato finale. Questa caratteristica mi ha molto colpita perché è difficile trovare in un’esordiente questa capacità di coerenza abbinata ad uno stile essenziale e disinvolto allo stesso tempo, in grado di descrivere emozioni con poche chiare parole, dense di significato. Nulla è superfluo, stucchevole o inutile. Anche i flashback sul passato che si riscontrano durante la lettura denotano capacità di variazione stilistica e capacità di calarsi in altre epoche e situazioni.

L’elemento romance è presente ma in maniera sapientemente dosata. Il rilievo viene dato all’azione, alle venature prettamente horror e alla costruzione di un mondo e di una realtà decisamente realistiche.

Un libro che è stato diffuso con il self-publishing nonostante l’autrice abbia dichiarato di aver avuto diverse proposte editoriali. Un romanzo che, mi auguro, possa arrivare all’attenzione di un grande editore non tanto per aggiungergli qualità – quella ne ha già a sufficienza da solo – ma esclusivamente per dare la possibilità alla storia di arrivare a più persone possibili, anche a chi non è molto avvezzo a bazzicare su internet. Un genere difficilmente incasellabile quello di R.I.P. ma che sa mischiare lo Urban Fantasy con l’Horror, tessendo una trama ben fatta, fondata su un’idea di base molto buona e corredata da personaggi cui non è possibile far altro che affezionarsi.

Dal mio – peraltro modestissimo – punto di vista, un progetto più che promosso che mi sento di consigliare a tutti coloro che amano o hanno amato libri come Alice in Zombieland di Gena Showalter, la serie dei vampiri di Chicaco di Chloe Neil o la serie di Liz Phoenix scritta da Lori Handeland. Leggetelo poi… mi direte! 😀

Ah, vi segnalo che è possibile acquistare il libro cliccando a questo linkR.I.P. Requiescat In Pace (The R.I.P. Trilogy).

Voto: 8 e 1/2.

P.S. per l’autrice: quando potremo mettere le manine sul secondo volume? ^_^

Author

eilan moonEilan Moon nasce a Milano il 25 giugno 1980, dopo il liceo classico si getta subito nel mondo del lavoro. Scrive e legge da sempre. È la creatrice del blog letterario STORIE DI NOTTI SENZA LUNA (dove potrete assaggiare gratuitamente alcune sue brevi storie horror e paranormal fantasy).
Il suo vero e unico sogno è poter permettere ad altri, attraverso i suoi racconti, di poter viaggiare con la fantasia e, almeno per un breve periodo, staccarsi dai problemi giornalieri e fare sognare. Non si definisce una scrittrice bensì di sé dice di essere una cantastorie.
R.I.P. Requiescat In Pace è il suo romanzo d’esordio. Dopo diverse proposte editoriali che ha però scartato, decide di autopubblicare questa sua prima favola gotica.

Titolo:  R.I.P. Requiescat In Pace
Autore: Eilan Moon
Editore: Self-publishing
Pagine: 169
Prezzo: E. 9,05 cartaceo – E. 2,68 ebook

17 pensieri riguardo “Recensione: R.I.P. Requiescat In Pace di Eilan Moon

  1. Anche io mi sono ritrovata il romanzo da varie parti e mi aveva incuriosita. La tua splendida recensione Erika (spettacolare come sempre visto che sei straordinariamente brava!) mi ha convinta ad aggiungerlo in lista. Spero di avere presto tempo di leggerlo. E’ sempre deleterio per me passare dal tuo blog!!!!!

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    1. Ma tu mi fai diventare rossa! *corre a nascondersi sotto il letto* Grazie per essere passata e sappi che è reciproca sia la stima sia il fatto che sia deleterio passare dal tuo di blog: è grazie a te che ho iniziato a leggere in inglese (il che non ha fatto altro che allungare a dismisura la mia wishlist)! Con le tue fantastiche recensioni di libri solo in lingua inglese, come potevo fare?!?!? :-*

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  2. Splendia recensione! Hai fatto bene a leggerlo! Mi piacerebbe molto vedere i romanzi di questa autrice in tutte le libreria e sopratutto quello nuovo Teufel, il diavolo che lancia dei messaggi non indifferenti.

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  3. Grazie mille per l’attenta analisi e sono molto felice che la storia abbia colto nel segno! Il secondo capitolo della trilogia che avrà il titolo: R.I.P. De Profundis uscirà a fine anno. Per risponderti, sì è vero ho avuto delle proposte da piccoli editori, ma i servizi che mi offrivano -a mio parere- non erano professionali ecco il perché della decisione di fare self. Il prodotto che hai letto sarebbe stato il medesimo in stampa a un editore, non c’era quindi la necessità di metterlo nelle loro mani. Ovviamente parlo per esperienza personale, altri magari sono stati più fortunati.

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    1. non sei la prima Eilan che dice una cosa così. Temo sia vero… per quanto riguarda gli editori piccoli che hanno meno possibilità economiche. Intanto complimenti a questa recensione che secondo me ha azzeccato tutto nei minimi particolari. Ho adorato la tua storia e non vedo l’ora di leggere ancora di Bor e Asia!

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    2. Grazie Eilan per la risposta, sono già curiosa di sapere come proseguirà la storia di Asia e Bor! Concordo con te sul discorso delle Case Editrici: o i servizi che offrono sono interessanti o è meglio fare da soli. E a questo proposito il tuo è un prodotto davvero curato, da questo punto di vista nulla da invidiare alle più grandi CE. 🙂

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