Blog Tour: Clover di Francesca Bufera

Qualcuno deve aver trovato una giratempo mal funzionante e anziché recuperare il tempo lo ha fatto svanire: dov’è finito settembre? Mi consola solo il fatto che oggi 1° ottobre è il giorno dedicato ad un libro davvero intrigante, Clover (Centauria) di Francesca Buffa e alla mia tappa del blog tour!

Pronti a scoprire tutto di questo romanzo?

Intanto, dopo la prima tappa affidata a Franci di Coffee&Books dove è stato approfondito l’elemento sovrannaturale che aleggia per tutto il romanzo, oggi approfondiremo la scrittura di Francesca Bufera, come nasce l’amore per la lettura ancor prima della scrittura, la scelta di iniziare a scrivere su EFP, l’emozione di essere contattata da una casa editrice (un’anticipazione sul seguito di Clover) e, infine, consigli per chi vorrebbe iniziare a scrivere ma non ha ancora trovato il coraggio di aprirsi al mondo.

Ah, non perdete poi il fantastico #giveaway per vincere una copia di Clover!

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francesca-bufera-cloverTre uomini sono nel destino di Christian Airman: Will, un poliziotto dagli occhi di ghiaccio, Tyler, un chitarrista rock dalla sorprendente tenerezza, e Harry, un giovane che vive di espedienti e della sua pessima reputazione. Per un ragazzo timido, inesperto e appena trasferito da un’altra città, la situazione è inquietante ma a suo modo promettente, se non fosse per il segreto che Christian non può confessare: un potere che da sempre gli scorre nel sangue. Nessuno può davvero capire il suo “problema”, nessuno può aiutarlo, ed è una vita che fugge. Ma a Cardenal, California, sembra che i suoi guai siano destinati solo ad aumentare: la città è infestata da spiriti predatori e lui è tra i pochi che sa come vadano affrontati. Mentre la rete di amicizia, ostilità e passione che lo lega a Will, Tyler e Harry si fa sempre più intricata, e il locale che frequentano, il Clover, diventa il centro di una guerra fra mondi, Christian dovrà scegliere da che parte stare. In più di un senso. Gli spiriti vivono attorno a noi e dentro di noi. Scegliere e scegliersi sono le battaglie più importanti che possiamo ingaggiare.

Titolo: Clover
Autore: Francesca Bufera
Editore: Centauria
Collana: Talent
Pagine: 370
Prezzo: 9,90 cartaceo (E. 8,42 su Amazon) – 4,99 ebook
Data di uscita: 29 settembre 2016

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In questa seconda tappa del Blog Tour conosciamo più a fondo l’autrice di Clover nell’intervista che mi ha rilasciato a proposito di lettura e scrittura, dove svisceriamo alcuni aspetti del libro e il processo che segue l’insorgere di un’idea.

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Parlaci un po’ di te: oltre che scrittrice ami anche leggere? Quando è nata la tua passione per la scrittura? Che genere di storia preferisci leggere e quale scrivere?

Mi considero una lettrice ancor più che una scrittrice; penso che scrivere senza leggere sia come tentare di costruire una casa senza le fondamenta, i mattoni, la calce. Infatti ho cominciato a scrivere da quando ho imparato a leggere, è sempre stata l’unica attività “creativa” verso cui ho provato passione fin da piccola.
Sulla lettura sono onnivora, non escludo nessun genere, mi piacciono sia i classici sia i contemporanei, sia le storie di intrattenimento sia quelle che hanno una tendenza sperimentale e artistica più predominante. Mi piace leggere ciò che è scritto con passione e autenticità, preferisco insomma gli scrittori che hanno qualcosa da dire a quelli che dicono qualcosa in una maniera particolarmente bella esteticamente, se devo scegliere. Tra le storie che preferisco scrivere, sicuramente quelle corali, con molti personaggi in scena 🙂 Mi piace entrare nella mente di tanti caratteri in un’unica storia.

Quando e perché hai deciso di iniziare a scrivere su EFP? Lo frequentavi già da lettrice?

EFP l’ho conosciuto abbastanza tardi rispetto forse ai suoi “anni d’oro”, e sì, l’ho cominciato a frequentare da lettrice sia per le fan fiction che per le original… Mi piaceva soprattutto il formato a episodi delle storie, che ricordava un po’ la struttura a feuilleton dei romanzi ottocenteschi, e siccome era da un po’ di anni che avevo in mente la storia di Clover ma non sapevo in che modo costruirla (visto che implicava tutta una serie di personaggi e di situazioni che si dipanavano in un tempo abbastanza prolungato), pensai che la struttura che offriva EFP era perfetta. Mi innamorai del format e delle possibilità che offriva e misi finalmente mano alla storia; probabilmente senza EFP, sarebbe rimasta per sempre nel mio cassetto mentale.

Quando è nata la storia di Clover? Cosa ti ha ispirata? Ci sono personaggi o situazioni prese dalla realtà (ovviamente poi traslate in fiction fantastica)?

francesca-bufera-tokio-babylonLa storia in realtà mi era venuta in mente quando andavo alle superiori e mi piaceva molto la tematica, presente in film e telefilm a sfondo sovrannaturale – penso a Buffy, a Ultime dal cielo, ai film di Spider Man – del personaggio dotato suo malgrado di un potere che deve barcamenarsi tra l’usarlo per aiutare le persone e il nasconderlo però alla gente, finendo per essere sempre diviso in due, frainteso. Inoltre, in quegli stessi anni, mi ero innamorata dei manga del gruppo CLAMP, che spesso inserivano nelle loro storie quell’elemento che in Giappone chiamano shonen ai, noi chiamiamo slash o M/M, ovvero storie d’amore tra personaggi maschili. Era un modo completamente inedito per me di presentarle: in Occidente siamo abituati a vedere trattare il tema dell’omosessualità sempre sotto il microscopio, nel bene e nel male, mentre nei manga delle CLAMP non si parlava mai di omosessualità: si parlava di un uomo innamorato di un altro uomo, punto. A 15 anni lessi Tokyo Babylon e ne rimasi folgorata: anche in quel caso Subaru, il protagonista, aveva dei poteri con cui aiutava la gente, ma che odiava possedere.
Più che dalla realtà, le situazioni di Clover credo siano un assemblage di tantissime cose di cui ho fatto esperienza: libri che ho letto, film che ho visto, fumetti, telefilm, fatti di cronaca, politica, luoghi che ho visitato… Dinamo Lake, per esempio, assomiglia alla zona dello Yosemite National Park, che ho visitato anni fa. Mentre dei personaggi… Direi che nessuno è ispirato a qualcuno che conosco (per fortuna).

Ad un certo punto qualcosa è cambiato e sei stata contattata da una casa editrice: com’è stato? Emozionante? Strano? Ci avresti mai pensato prima?

Qualche anno fa, avevo affrontato l’iter di provare a inviare un manoscritto alle case editrici (non di Clover), quindi ho provato sulla pelle che esperienza desolante possa essere. Non è che venissi rifiutata: è che non rispondevano, probabilmente nel mucchio il libro neanche veniva aperto. Anzi, le risposte c’erano: quando offrivano editoria a pagamento.
Capii, in quel periodo, che l’editoria era talmente in crisi che molti guadagnavano di più sulla “vanità” degli autori di vedersi pubblicato il libro, anche a pagamento, che sulle vendite. Facevano di tutto, scrittori in primis, per farti credere che era un mondo pragmatico, in cui andava avanti solo chi era un nome già vendibile, bla bla… Questa premessa per dire quanto la proposta di Centauria sia stata un sogno. Intanto sono stati loro a contattarmi e offrirmi un compenso, cosa inimmaginabile. Poi è sempre stato tutto molto alla luce del sole, ottimo contratto a favore dell’autore, persone affidabili al 100%, professionali, tutti i termini rispettati al millimetro, persone che investono nel tuo libro e ci credono fino in fondo. Se qualcuno dice che non è abbastanza, evidentemente vive nel mondo degli unicorni, buon per lui. Non sembra il tipo di cosa che in Italia può succedere, sembra più una cosa da “sogno americano” XD E invece dovrebbe, è che siamo tutti troppo disillusi nel nostro paese. Invece queste realtà dovrebbero essere la prassi.
Tutti gli autori sognano il talent scout che li nota, ma da lì a pensare che possa essere qualcosa che ragionevolmente accade ci passa un oceano. Insomma, credo che sia un’emozione ancora più grande che vincere alla lotteria, perché qua oltre alla fortuna incredibile c’è anche un professionista che sta riconoscendo un valore a ciò che fai, ed è un momento della vita impagabile, imbattibile.

La tua storia ha subito modifiche rispetto all’originale? Com’è stato lavorare insieme a qualcuno? Si dice che il lavoro di uno scrittore è solitario, invece sono molte le persone che lavorano per il libro in una casa editrice, che si prendono cura di lui.

All’inizio, il lavoro dello scrittore è molto solitario, ed è comunque lui a mettere la prima e ultima parola sul suo lavoro: nessun editore o editor sano di mente “imporrebbe” mai la sua idea all’autore. Si tratta, piuttosto, di ciò che quando scriviamo per passione vorremmo: una persona preparata con cui consultarci, che legga e ci dia consigli. Anche quando il consiglio non ci convince, ci fa riflettere e magari ci conduce comunque a una soluzione alternativa che non avevamo pensato.
Iniziare a lavorare con questo tipo di realtà è stato bello e, all’inizio, straniante: sono una persona che tende a non delegare mai nulla e invece qua dovevo imparare ad avere fiducia totale nell’editor e nella sua volontà di rendere il libro il prodotto più bello possibile 🙂 Le modifiche più grosse hanno riguardato la struttura: quando Clover era online (con un altro titolo, FOUR) era come dicevo prima una sorta di lunghissima storia a puntate. Con la editor ne abbiamo preso il primo pezzo (corrispondente a un quarto della storia originale) e abbiamo lavorato per trasformare quello “spezzone” in un romanzo, con perciò un suo equilibrio interno. Se dovesse andare bene, questo mi darà la possibilità di pubblicare anche le parti successive. Sono state inoltre tagliate, per dare maggiore compattezza alla storia, alcune scene meno incisive e ne sono state aggiunte altre che invece avrebbero condotto al primo “gran finale”. Inoltre è stato eliminato qualche personaggio secondario, e due personaggi importanti sono stati fusi insieme.

Il tuo libro è appena uscito e sarà in tutte le librerie: che emozioni provi?

Sai quando fantastichi su una cosa tutta la vita e quando accade veramente non riesci a realizzare completamente che è vero? La maggior parte del tempo mi sento galleggiare in una bolla, è come se il mio cervello non arrivasse del tutto a crederci ^_^
In ogni caso, sono al settimo cielo, è sicuramente uno dei momenti più appaganti della mia vita.

Che consiglio daresti a chi ha una grande passione per la scrittura ma magari non ha ancora avuto il coraggio di buttarsi?

Una cosa che ho capito col tempo è che gli scrittori sono molto diversi uno dall’altro: c’è chi scrive solo per se stesso e non ha quasi interesse a venire letto, c’è chi scrive per pubblicare, c’è chi scrive per indagarsi, c’è chi scrive per cercare di oltrepassare i propri limiti. Personalmente, io ho sempre scritto, ancor più per me stessa, per comunicare. Forse perché a parole non mi riesce bene quanto per iscritto. Quindi non so se ciò che va bene per me, funziona anche per una persona che si approccia alla scrittura in modo completamente diverso… Però se il desiderio è quello di essere letti, ciò che mi sento di consigliare è di aprirsi al dialogo con gli altri. I social tecnologici sono un grande soccorso in questo: i blog e vlog dedicati ai libri, le piattaforme di scrittura, l’autopubblicazione, le pagine come Anobii e Goodreads sono tutti degli ottimi luoghi virtuali dove 1) ti arricchisci di un bagaglio di conoscenze, 2) puoi dire la tua e 3) crei una rete sociale che può farti crescere. In questo consiglio, ovviamente, risiede anche quello di accettare le critiche, non essere permalosi, accantonare quelle distruttive e usare quelle costruttive a proprio vantaggio. Ecco: il mio consiglio è quello di “aprirsi” alla realtà, perché è come in una conversazione: per essere ascoltato, devi essere disposto ad ascoltare.

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Un’intervista davvero interessante quella con Francesca Bufera, che ci ha svelato qualcosa di più del processo di scrittura che l’ha portata a Clover, così come ci ha anticipato che, beh, non è finita qui e potremmo ancora sentir parlare dei protagonisti del romanzo!

Nel frattempo non perdete nemmeno una tappa del blog tour e provate a vincere con noi una copia del romanzo.

Ecco dove seguire il tour:

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30 Settembre – Coffee&Books
01 Ottobre – Wonderful Monster
03 Ottobre – Please Another Book
04 Ottobre – M/M&Dintorni
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Vi va di provare a vincere una copia cartacea di Clover di Francesca Bufera? Sappiate che c’è uno splendido Giveaway lche vi aspetta. Tutto ciò che dovete fare è compilare il form sottostante e incrociare le dita! 😉

FORM DA COMPILARE
(cliccate QUI e sarete indirizzati alla pagina)

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Francesca Bufera nasce nel 1986 a Genova dove oggi lavora tra sale affrescate e cimiteri monumentali. Ama la focaccia intinta nel cappuccino – senza macchiare il libro aperto davanti. Sue fonti di ispirazione sono state l’Inferno di Dante, i romanzi di Philip Pullman, i telefilm america …

12 pensieri riguardo “Blog Tour: Clover di Francesca Bufera

  1. Dopo anni, ormai penso che si possiamo parlare di anni,che seguo BuFr finalmente posso conoscere meglio la persona che c’è dietro alle mie storie preferite.

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  2. Dopo anni, penso che si ormai possiamo parlare di anni, che seguo BuFr finalmente posso sapere un po’ di più sulla persona che c’è dietro le mie storie preferite. Grazie per l’intervista!

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  3. Avevo già letto Clover quando era su Efp(con un altro titolo) e l’ho adorato.
    Sono veramente felice che l’autrice abbia avuto questa fantastica opportunità.
    Di sicuro seguirò l’intera saga, sperando che venga pubblicata per intero e non vedo l’ora di vedere le modifiche effettuate.

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  4. Leggere che veramente l’editoria italiana da possibilità agli autori promettenti è una gioia. Spero davvero che vengano pubblicati tutti e quattro i capitoli di questa storia fantastica!

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  5. Bellissima intervista! 🙂
    Ho adorato leggere dell’ispirazione dell’autrice, delle modifiche apportate al libro, di come è stata contattata dalla casa editrice… e poi – pur non essendo una scrittrice – mi è piaciuto molto il suo consiglio agli aspiranti scrittori, trovo che sia molto valido.

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  6. Bellissima intervista. Non sono scrittrice ma sono d’accordo con le parole dell’autrice sul mondo dell’editoria italiana. Poi anche io amo Buffy e mi piace che in un certo senso anche questo telefilm abbia contribuito a far nascere l’ispirazione per questo libro, che sembra bellissimo!
    Indirizzo e-mail: hotstorm403@gmail.com

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  7. Bellissima intervista. Non sono scrittrice, ma sono d’accordo su quello che ha detto sul mondo dell’editoria italiana. È vero, in Italia le cose vanno in modo da portare le persone a disilludersi, e ci sono un sacco di autori che potrebbero vivere soltanto scrivendo per quanto sono bravi, ma in Italia non è possibile. Se fossero in USA ad esempio sarebbe molto molto diverso. Tornando a questo libro, mi piace molto ciò che ha dato alla scrittrice l’ispirazione, soprattutto Buffy! Sono sicura che questo libro è bellissimo! 😍
    Indirizzo e-mail: hotstorm403@gmail.com

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