Recensione in anteprima: Half Bad di Sally Green

sally green - half badAmmettiamolo: la cosa che mi ha colpito di questo libro non è la copertina (vista oggi dal vivo: niente male davvero, rende molto di più cartacea che a video! – edit del 20/03/14). E nemmeno la trama particolarmente originale. E quindi, direte voi, perché ne stai parlando? Ne parlo perché questo romanzo mi ha completamente stregata a partire dal protagonista, forte e caparbio, capace di rari slanci emotivi e sicuro di sé, animato dalle migliori intenzioni anche se non si tira indietro davanti allo scontro. Nato in un mondo dove gli Incanti Bianchi sono dominanti e combattono gli Incanti Neri, il tutto all’oscuro dei Profani, lui è l’unico mezzo codice, nato dall’unione di una “strega buona” e di uno “stregone cattivo”. Anzi, non solo cattivo ma il più spietato che si sia mai visto…

Mentre scrivo mi rendo conto che la storia superficialmente potrebbe darvi l’impressione di assomigliare a quella del famoso maghetto Harry Potter ma, credetemi, siamo davvero da tutt’altra sponda (ho adorato HP, non fraintendetemi), a partire dall’ambientazione.

sally green - black whiteSiamo ai giorni nostri, in Inghilterra, e il mondo è diviso tra chi ha poteri particolari (gli Incanti) e chi non ne ha (i Profani). Le due “razze” vivono insieme, frequentano le stesse scuole e gli stessi luoghi ma i comuni mortali non sono a conoscenza dell’esistenza degli Incanti. A governare questo mondo parallelo è il Consiglio, formato dai più puri Incanti Bianchi, coloro che vengono da generazioni di maghi “buoni”. La loro missione è quella di sconfiggere fino all’ultimo Incanto Nero, reo di ogni atto crudele perpetrato nel mondo. Tale compito è affidato ai Cacciatori, alcuni tra i migliori Incanti Bianchi che vantano i poteri più forti.

Uso spesso la parola “poteri” perché in realtà non si parla di incantesimi ma di doni: al raggiungimento del 16° anno di vita di ogni Incanto, un membro adulto della famiglia gli fa 3 regali, insieme ai quali consente di bere alcune gocce del proprio sangue. Da lì in poi, dopo la cerimonia, il nuovo Incanto ha il compito di scoprire la propria inclinazione che può essere di tipo e grado differente. Il dono più diffuso, per esempio, è “pozioni”: la capacità di creare efficaci intrugli di qualsiasi tipo e per qualsiasi esigenza, ma ci sono anche qualità come l’invisibilità, molto rara nonché ambita, per esempio, da chi aspira a diventare Cacciatore.

sally green - black white coupleChiaramente, le unioni tra Bianchi e Neri sono inaccettate (mentre sono scoraggiate ma tollerate quelle tra profani e Incanti Bianchi): ogni neonato viene visitato e identificato dal consiglio, poi valutato durante la crescita per accertarsi che si tratti del risultato di unioni consentite. Solo allo scoccare del sedicesimo anno d’età verrà assegnato il codice B a chi appartiene senza ombra di dubbio agli Incanti Bianchi, mentre per gli altri, coloro cui spetta il codice N (Nero) ad aspettarli ci sarà il carcere e un breve futuro senza doni.

Quarto figlio di Cora Byrn, Nathan viene subito incasellato nella categoria sbagliata:

La donna torna a vedere il neonato che dorme e allunga la mano per toccarlo.
«Attenta» avverte il Cacciatore, perché anche loro, che non hanno mai paura, sono sempre cauti quando si tratta di stregoneria Nera.
La donna dice: «E’ solo un bambino» e accarezza il suo braccio nudo con il dorso delle dita.
E il bambino si muove e apre gli occhi.
La donna dice «Santo cielo» e fa un balzo indietro.
Capisce che non avrebbe dovuto toccare una cosa così sporca e corre in bagno a lavarsi le mani.

Nathan è quindi un errore, come viene sempre sottolineato dalla sorella maggiore Jessica (di 8 anni più grande), che non perde occasione per ricordargli di essere la causa della morte della loro madre, un peso e un indesiderato.

Sono seduto sul letto. Jessica è insieme a me, e mi racconta una storia.
La mamma chiede: “Siete venuti a portarlo via?”
La giovane donna alla porta dice: “No, assolutamente no. Non lo faremo mai.” La giovane donna è sincera e ci tiene molto a fare un buon lavoro, ma è davvero ingenua.
Interrompo: «Cosa vuol dire ingenuo?»
«Goffo. Ottuso. Tardo. Come te. Capito?»
Annuisco.
«Bene, ora ascolta. La donna ingenua dice: “Visitiamo tutti gli Incanti Bianchi d’Inghilterra, per notificare loro le nuove regole e aiutarli a riempire i moduli.”
La donna sorride. Il Cacciatore sta in piedi dietro di lei e non sorride. E’ vestito di nero come fanno tutti loro. Fa impressione: è alto, forte.
«Madre sorride?»
«No. dopo che sei nato tu. Madre non ha mai più sorriso.»

sally green - nathan

Nathan, oltre che con la sorella, vive con la nonna, che lo ritiene in fondo un Incanto Bianco anche se non usa modi gentili con lui, la sorella Deborah di 5 anni più grande e Arran di 2. Mentre Deborah assume una posizione tutto sommato neutrale, Arran è il migliore amico di Nathan, la vicinanza d’età e l’animo altruista del fratello sono per lui l’unica consolazione. Vive una vita ritirata e riservata a causa delle continue procedure di limitazione che il Consiglio emana periodicamente e mirate a tenere i “mezzi codici” come lui sempre d’occhio, fino ad avere come unica possibilità quella di circolare nei boschi attorno alla propria casa e frequentare la scuola insieme a profani e Incanti.

Non pensate, però, che fuori dalla famiglia sia tutto rose e fiori: gli Incanti Bianchi suoi coetanei sono stati avvisati di stargli alla larga, che si tratta di una compagnia sgradita e gli è stato intimato di non rivolgergli la parola per nessun motivo. Nathan è quindi abituato ad essere invisibile, nel migliore dei casi, avvezzo alle occhiate di disprezzo che i “puri” gli riservano e alle quali, ormai, non presta più attenzione. La sorpresa è quindi grande quando a scuola  una ragazza gli rivolge la parola:

Il terzo giorno, ad Arte, qualcuno mi tocca il braccio. Una mano pulita color miele mi passa davanti e prende un carboncino nero. Quando si ritrae con la manica della giaccia mi tocca il dorso della mano.
«Che bel disegno.»
Cosa?
Fisso il mio schizzo di un merlo che becca le briciole nel parco giochi abbandonato.
Ma ho smesso di pensare al merlo e allo schizzo. Ora, tutto quello a cui riesco a pensare è: “Mi ha parlato! Mi ha parlato in tono gentile”
Allora penso: Dì qualcosa!
Ma tutto quello che succede è un «Dì qualcosa! Dì qualcosa!» che mi rimbomba nella testa vuota.

Il cuore mi batte contro il petto, il sangue nelle vene pulsa in forma di parole.
Dì qualcosa! 
Nel panico tutto quello che mi esce è: “A me piace disegnare. A te?» e «Sei brava in matematica.» Meno male che Annalise è andata prima che io dica una cosa o l’altra.
E’ il primo Incanto Bianco al di fuori della mia famiglia a sorridermi. Il primo. Il solo e unico. Non ho mai pensato che sarebbe successo, e forse non succederà mai più.

Non immaginatevi, però un personaggio “eroe”. Nathan ha debolezze particolari. Ad esempio ha difficoltà a scrivere e leggere ma il suo pensiero corre veloce e sono le emozioni a guidarlo. Gli altri lo vedono così:

Prima della Thomas Dawes, vado alla piccola scuola del paese. Sono il bambino lento e ottuso dell’ultimo banco, quello senza amici. Come molti profani nel mondo di fuori, i bambini e i maestri non credono agli incanti; non capiscono che viviamo tra di loro. Non mi vedono come speciale… sono solo specialmente lento. So a malapena leggere e scrivere e non sono abbastanza sveglio per fregare la nonna quando marino la scuola. L’unica cosa che imparo è che starmene seduto in qualsiasi altro posto con addosso gli effetti delle pozioni di punizioni della nonna. Appena inizia una nuova giornata, non faccio altro che mettermi ad aspettare che finisca.

Conosciamo quindi Nathan nella vita quotidiana, la famiglia, i fratelli, la scuola, il Consiglio. Man mano che cresce viene sottoposto a test sempre più severi e regole via via più costrittive e presto, quando viene sottratto alla famiglia, capisce che deve scappare prima di compiere sedici anni o per lui sarà davvero la fine, perché il Consiglio ha in mente per lui un piano ben preciso…

Review

Mi sono dilungata tanto nella premessa e spero di essere riuscita a trasmettervi un quadro abbastanza preciso all’interno del quale si muove il protagonista, Nathan, che racconta in prima persona quanto gli succede, con balzi temporali tra passato e presente.

Stilisticamente, Sally Green sceglie una struttura per brevi capitoli (a volte anche solo di poche righe) preceduti da un titolo con un indizio sul contenuto nelle pagine seguenti. Se questa frammentazione all’inizio potrebbe confondere un pò le idee, entro breve non farà altro che arricchire la narrazione ed entrando nel meccanismo, se ne apprezzerà sempre di più le commistioni.

Lo stile di scrittura utilizzato è molto semplice e diretto, schietto. Alla prima persona, viene talvolta alternata la seconda singolare: una scelta particolare, poco usata, che consente però di immergersi ancora di più nella vita di Nathan e in ciò che gli succede:

sally green - brothers2

Ci sono questi due bambini, maschi, seduti vicinissimi, strizzati tra i braccioli grossi di una poltrona vecchia. Tu sei quello a sinistra.
L’altro bambino è caldo a stargli appiccicato addosso, e sposta lo sguardo dalla tivù a te, tipo rallentatore.
«Ti piace?» chiede.
Fai segno di sì. Lui ti passa un braccio intorno alle spalle, e si volta di nuovo verso il televisore.
Poi tutti e due volete provare la cosa del film. Rubate la grossa scatola di fiammiferi dal cassetto della cucina e correte nei boschi.
Per primo provi tu. Accendi il fiammifero e lo tieni tra pollice e indice, lasciandolo bruciare finché non si spegne. Le dita si bruciano ma tengono lo stesso stretto il fiammifero annerito.
Il trucco funziona.
Ci prova anche l’altro bambino. Solo che lui non ci riesce. Lascia cadere il fiammifero, lui.
Poi ti svegli e ti ricordi dove sei.

Il trucco è fregarsene. Fregarsene di quanto fa male, fregarsene di tutto.
Il trucco di fregarsene è fondamentale; è l’unico trucco che ti rimane a disposizione. Perchè questa è una gabbia accanto a un cottage, circondato da colline, alberi e cielo.
Una gabbia da un trucco solo.

Una storia, quella di Half Bad, che è racchiusa nel genere Young Adult data l’età dei protagonisti, ma che si mostra estremamente sfaccettata, in grado di toccare temi molto profondi come il bene e il male, come la famiglia, i pregiudizi e l’amore. Non quello da colpo di fulmine, ma quello che nasce dalla comprensione reciproca, dalla simpatia, dalla condivisione, dall’accettazione, dal tempo trascorso insieme. Il mondo di Nathan è davvero ricco, la Green ha creato una realtà parallela a quella dei Profani estremamente credibile e mai sopra le righe, con personaggi dall’identità precisa, dove sono le sfumature le vere protagoniste e nulla di quello che appare è Bianco o Nero.

Insomma, un libro da non perdere!

Voto: 9

“Non c’è nulla di buono o cattivo, al mondo, che il pensarlo in un certo modo non lo renda subito tale.”
[Amleto, William Shakespeare]

Book summary

In una Londra contemporanea e alternativa dove la magia esiste, Incanti Bianchi e Neri combattono una guerra millenaria e spietata. Appartenere a un fronte definisce il proprio ruolo nel mondo, decreta i nemici, garantisce compagni e alleati. Nathan vive invece in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell’Oscuro più crudele mai esistito, è spaccato a metà, vessato dalla sorellastra con cui è cresciuto, controllato dal Concilio che non si fida di lui, perennemente in bilico tra le due facce della sua anima. Nathan in realtà è soltanto molto solo, e spaventato: intrappolato in una gabbia, ferito e in catene, deve fuggire prima del suo diciassettesimo compleanno, o morirà. E anche se non vuoi lasciarti andare, è difficile rimanere aggrappati alla metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, e della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso.

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Author

sally greenSally Green vive in Inghilterra. Dopo aver fatto molti lavori (pagati e no), finalmente ha trovato il tempo di scrivere le storie che prima riusciva solo a immaginare. Le piace leggere e fare passeggiate in campagna, ma vorrebbe bere meno caffè. Half Bad è il suo primo romanzo.

Titolo: Half Bad (Half Life Trilogy #1)
Titolo originale: Half Bad
Autore: Sally Green
Traduttore: –
Editore: Rizzoli
Pagine: 400
Prezzo: 15,00 (E.12,75 su Amazon)
Data di uscita: 19 marzo 2014

4 pensieri riguardo “Recensione in anteprima: Half Bad di Sally Green

  1. oggi sono noioso… a parte Harry Potter!!! la serie Beautiful Creatures?!? lotta tra maghi della luce e quelli delle tenebre???

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    1. Ho proprio appena finito la Diciannovesima Luna, ultimo libro della serie! Come dicevo, la trama potrebbe ricordarne altre, ma l’ottica è completamente diversa. Il protagonista ha vissuto una vita da umano quasi normale, non ci sono lotte o scontri. Tutto è visto dal punto di vista dei “buoni” che poi ci domandiamo se siano realmente così “puri” come dicono… Il protagonista, poi, è inusuale e conduce una storia tra passato, presente e futuro fresca, a partire dallo stile di narrazione scelto dalla Green.

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